Venerdì 17 maggio, nel contesto del 4°convegno internazionale “SONO ADULTO! Disabilità, Diritto alla Scelta e Progetto di Vita” organizzato da Edizioni Centro Studi Erickson abbiamo tenuto, in qualità di relatori, l’intervento “Riabi(li)tare la disabilità nella vita di una comunità: il caso di «Colombina Terzo Tempo».
In queste “due giornate per confrontarsi e riflettere sull’inclusione delle persone con disabilità, rafforzare il loro diritto di scelta e aprire nuovi orizzonti e nuove chiavi di lettura” le nostre colleghe Antonella Cuppari (Responsabile Area Sociale Adulti con Disabilità) e Sara Penanti (Coordinatrice CSE3 Artimedia) insieme a Daniel Fumagalli (Collaboratore della Portineria di Quartiere) hanno raccontato di questo nostro progetto, fatto di persone e connessione di energie.
Abbiamo raccontato di tutte le esperienze che compongono il progetto (Spazio 0-3, Spazio Cicogna, la Portineria di Quartiere, il gruppo teatrale Bellezze In Bicicletta, le feste rionli..) e che sono state catalizzatore di comunità, veicoli per permetterci di passare, tramite atti concreti, da una cultura della prestazione (to cure) a una cultura della rete (to care), interrogando sguardi e rappresentazioni, guardando con curiosità, lasciandoci guardare.
La Colombina, quartiere periferico di Casatenovo, avrebbe potuto essere un ghetto, ma negli anni ha saputo diventare comunità, grazie ai cittadini lì residenti che hanno investito sul loro stesso futuro.
Oggi, mediante il Centro Socio-Educativo «Artimedia», abbiamo raccolto questa eredità, intrecciando i bisogni del quartiere con i desideri di socialità, crescita personale e emancipazione delle persone che frequentano i nostri servizi, mettendo in gioco di risorse, limiti, ritmi, spazi, aspettative e impegno.
Applicando una metodologia operativa «a-metodica» (Mortari, 2006), dove la progett-azione è intesa come un cammino che si fa strada facendo, nel viaggio attraverso deviazioni e improvvisazioni, pratiche e riflessività, azioni deliberate ed esperienze inattese, i risultati, mai definitivi, contribuiscono a creare, ogni giorno, la trama complessa di relazioni che dà forma alla comunità.